Alessandra Pierini colpisce ancora
Alessandra dovrebbe essere insignita di qualche riconoscimento da parte della Repubblica Italiana, chessò un cavalierato, una giarrettiera, qualcosa del genere…
Sono anni che si è trasferita in Francia, prima con un ristorante a Marsiglia, “RAP”, che ha gestito per diversi anni e poi con lo stesso ristorante a Parigi. Nella capitale francese per una serie di circostanze (direi favorevoli) ha aperto anche una bottega di specialità gastronomiche italiane che nel giro di qualche anno ha preso il sopravvento sul ristorante, adesso ceduto.
Ma veniamo al dunque: Alessandra sta facendo un lavoro per la diffusione della cucina e l’artigianato alimentare italiano che non ha eguali, e lo fa con coerenza e competenza.
Nel giro di qualche anno è diventata un punto di riferimento per molti giornalisti specializzati francesi, che dai lei trovano informazioni, consigli e scoprono la vera qualità, che in moltissimi paesi stranieri non è affatto facile trovare.
E quindi la trovi facilmente e con una certa regolarità in onda sulle radio francesi, a parlare di parmigiano, pesto e bottarga, o intervistata su riviste specializzate e non.
E veniamo al dunque: la settimana scorsa mi trovo a Parigi, incrocio un librone scritto da François-Régis Gaudry, che Alessandra ha portato a Genova per lo scorso campionato mondiale, lo apro e me la ritrovo citata in una serie di articoli… sfoglio ancora e mi ci ritrovo anche io, sempre grazie a lei, con “il Genovese” e il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio…
Il libro è bellissimo, completo, leggero e dà una panoramica sullo stato della cucina di tutto il mondo, attraverso i suoi protagonisti intervistati da François-Régis nella sua trasmissione On va déguster.
Se vi arrangiate con il francese è da portare a casa.
Roberto Panizza